Notizie su Sant’Eufemia a Maiella

Notizie su Sant’Eufemia a Maiella

TRA STORIA E NATURA

Sant'Eufemia a Maiella - stemma

Trend popolazione dal 1861

Sant'Eufemia a Maiella

Altezza s.l.m.: m. 878
Abitanti: 257
Densità per Kmq: 6,36
Superficie: 40,42 Kmq
Codice Istat: 068037
Scheda rischi ISTAT
Abitanti: santeufemiesi
Santo Patrono: San Bartolomeo
Festa patronale: 24 agosto
… quello praticato a Sant’Eufemia sembra debba attribuirsi alla presenza dei monaci bizantini che, in questa zona, nel VI secolo dettero origini ad una diffusa forma di anacoretismo montano, importandovi culti di origine orientale. Al riguardo si fa notare che il vicino eremo di San Bartolomeo, tutt’ora meta di pellegrinaggi e di una sentita devozione, rientra, come molti altri riutilizzati nel XIII secolo da San Pietro Celestino e dalla sua comunità di Santo Spirito, in questo contesto. (cfr Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile, Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo, Volume I, pag. 217)

Etimologia del nome: Nel 1064 dal Chronicon Casauriense si ha notizia di una chiesa dedicata a Sant’Eufemia nel territorio di Caramanico Terme, costruita in epoca ignota e donata in tale anno da un certo Bernardo all’abbazia di San Clemente a Casauria (fonte)

Altre notizie storiche

Frazioni di Sant’Eufemia a Maiella

Roccacaramanico, San Giacomo

Loghi ANCI

Da vedere e conoscere

Chiese e altri edifici religiosi

La Chiesa di San Bartolomeo fu eretta nel XV secolo in stile neo-romanico. La facciata è in pietra, suddivisa in tre settori con finestre. Il portale ha elementi classicheggianti. Sulla destra una piccola cappella della sagrestia collega il campanile alla chiesa. Esso è una torre quadrilatera scandita in tre settori che culminano con una gabbia in ferro battuto che ospita le due campane che segnano l’ora.

Palazzi antichi – castelli

Il borgo di Roccacaramanico si trova vicino al paese, sito nel colle montuoso più in alto nella valle dell’Orta. Il paese è di origini medievali, fondato nel Mille, ed è meta di turismo per la sua vicenda di spopolamento intorno agli anni ottanta del Novecento. Infatti il paese risulta inaccessibile nel periodo invernale per via delle abbondanti nevicate, e così rimase in borgo fantasma fino ai primi anni Duemila quando venne recuperato. Turisti acquistarono case abbandonate per riportarle allo splendore originario è venne restaurata la chiesa madre per allestire in museo dedicato alla vita contadina abruzzese.

Musei

Parchi e/o riserve naturali

Feste ed attività culturali

Altre info

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