Lo stemma della regione è stato adottato nel 1976; la forma è quella di uno scudo italico con tre sbarre oblique: la parte bianca simboleggia le montagne innevate, quella mediana le colline, mentre l’ultima richiama il colore del mare.
Dati statistici popolazione (fonte)
Mappa delle province
Abruzzo fisico
La collocazione storica e geografica
Pur potendo essere considerato centrale dal punto di vista geografico, l’Abruzzo è storicamente, culturalmente, economicamente e in gran parte anche linguisticamente legato al Mezzogiorno d’Italia, anche secondo le definizioni adottate da Istat ed Eurostat.
Il nome
La parola Abruzzo, secondo l’ipotesi più accreditata proposta per la prima volta dallo storico umanista Flavio Biondo nella sua pubblicazione L’Italia Illustrata, deriverebbe da Aprutium come evoluzione popolare di (ad) Praetutium, ovvero la terra dei Pretuzi (lat. Praetutii o Praetuttii), un’antica popolazione italica che viveva nella zona dell’attuale Teramo.
La parola Abruzzo, secondo altre ipotesi, potrebbe derivare anche da abruptus (in latino “ripido”, “scosceso” oppure “brusco”, “rozzo”), participio perfetto del verbo abrumpere (“strappare”, “troncare”, “violare i patti”).
Dal momento in cui Carlo I d’Angiò nel 1273 col diploma di Alife, divise il Giustizierato d’Abruzzo (voluto da Federico II nel 1233), in due province sopra e sotto il tratto del fiume Pescara, cioè Abruzzo Ulteriore e Abruzzo Citeriore, la regione è nota anche con la denominazione “gli Abruzzi”.
LO STORICO FLAVIO BIONDO HA DETTO UNA GROSSA SCIOCCHEZZA SUL NOME ABRUZZO