Il borgo domina la valle del fiume Treste.
Trend popolazione dal 1861
Elaborazioni su dati ISTAT delle statistiche demografiche di Palmoli.
Andamento demografico | Piramide delle età | Censimenti popolazione |
Età scolastica | Struttura popolazione | Cittadini stranieri |
Altri dati
Codice Istat: 069061
Classificazione rischi sismici: 2
Popolazione: 801
Densità per Kmq: 24,44
Abitanti: palmolesi
Altitudine s.l.m.: m. 727
Superficie: 32,78 Kmq
Cenni storici
Santo Patrono: San Valentino martire
Festa patronale: 14 febbraio
Il culto di San Valentino martire e prete romano, a Palmoli ha origini recenti che non vanno oltre il 13 dicembre 1704, quando la chiesa di Santa Maria delle Grazie, da poco elevata a ricettizia innumerata ricevette in dono la reliquia del Sacro braccio, a cui il 22 dicembre 1824 seguì il resto del corpo, composto in un simulacro di cera racchiuso in una sontuosa urna di cristallo (cfr Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile, Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo, Volume I, pag. 329)
Etimologia del nome: Il paese si chiamò Palmula Monteverde quando gli abitanti, lasciando i vari vicus si insediarono sul monte ricoperto degli ulivi silvestri dalle foglie di colore verde scuro. (fonte)
Frazioni
Cannavela, Fonte la Casa, Immerse, Melania, Pezzo Grosso, Santo Ianni
Link del comune
Economia
Turismo, agricoltura, artigianato
Da vedere e conoscere
Chiese e altri edifici religiosi
- xxxxxxxxx
Castello Marchesale
Il maestoso castello medievale di Palmoli rappresenta uno dei monumenti civici più suggestivi e significativi di tutto il territorio.
Situato nella parte più alta del borgo, anticamente denominata Monteverde, a 711 metri di altitudine la fortezza si erge su un colle a difesa del fiume Treste.
Il castello ha origini remotissime, nasce e si sviluppa durante il Medioevo a ridosso di una preesistente torre (forse risalente al VI sec.) con funzione di avvistamento.
Intorno all’anno mille, in seguito alle scorrerie degli Ungari, Saraceni, Normanni, la gente sparsa nei vari “vicus o villae” della campagna non si sentiva più sicura e cominciò ad arroccarsi sul monte, vicino alla torre, rivelatasi subito un bastione di difesa.
L’elemento più antico e di maggiore risalto è certamente l’imponente torre (detta il torrione) a pianta dodecagonale, composto da una “scarpa” poligonale nella fascia inferiore, sovrastata da un nucleo cilindrico centrale e terminante con merli guelfi poggianti su una cornice ad archetti pensili.
Il palazzo marchesale vero e proprio, che si snoda lungo il lato nord-est del complesso, si articola intorno ad una pianta ad ” L” irregolare, da cui emerge l’aula rettangolare della cappella di S. Carlo.
All’esterno esso mostra evidenti caratteristiche che lo qualificano come abitazione nobiliare.
Osservando i quattro ingressi che si affacciano sul cortile e tutti gli altri ingressi che si trovano lungo il perimetro, fatti di vari materiali e diversamente decorati, si capisce come il complesso racchiuda una grande varietà di stili che possono essere riferiti ad un arco di tempo che va dal XV al XIX secolo.
Il complesso, proprietà del Comune di Palmoli, ospita attualmente, negli ambienti del palazzo marchesale, gli uffici del Municipio.
La torre poligonale, invece, dal 1978 è sede del Museo della civiltà contadina ubicato nella parte più antica del castello che si sviluppa dalle antiche scuderie fino alla sommità della torre di guardia. (fonte)
Il castello è perfettamente restaurato e visitabile. Aperture: Luglio-agosto e primo weekend di sett.: Sab-Dom 9.00-12.00/16.00-19.00 gli altri mesi su prenotazione con 24 ore di anticipo.
Link di approfondimento
Palazzi antichi
- xxxxxxxxx
Luoghi storici – archeologici
Parchi e/o riserve naturali
- xxxxxxxxxxxxxxx
Feste ed attività culturali
- xxxxxxxxxxxxxxx
Altre info
- xxxxxxxx