Patria dello zafferano.
Trend popolazione dal 1861
Elaborazioni su dati ISTAT delle statistiche demografiche di Navelli.
Andamento demografico | Piramide delle età | Censimenti popolazione |
Età scolastica | Struttura popolazione | Cittadini stranieri |
Altri dati
Abitanti: 529
Altitudine s.l.m.: m. 760
Densità per Kmq: 12,6
Superficie: 42 Kmq
Codice Istat: 066058
Classificazione rischi sismici: 2
Abitanti: navellesi
Storico elezioni comunali
Cenni storici
Santo Patrono: San Sebastiano martire
Festa patronale: 20 gennaio
San Sebastiano assume il patronato municipale di Navelli dopo il 1424, quando papa Martino V annette la locale chiesa di San Pelino alla diocesi de L’Aquila, sottraendola a quella di Valva e Sulmona di cui faceva parte da almeno sei secoli.
L’occasione per affidare alla protezione del Martire il paese ed intitolargli la chiesa dovette essere una delle tante epidemie che si abbatterono sulla zona, tra cui la grande peste che nel 1654 causò a Navelli più di ottocento morti. (fonte: Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo Volume II – I Martiri, pag. 281)
Etimologia del nome: secondo una leggenda popolare, riportata anche dallo storico aquilano Anton Ludovico Antinori, il toponimo originario, «Novellum» o «Novelli»,deriverebbe dalle nove ville che ne costituivano il territorio; la trasformazione del nome in «Navelli Navellorum»,con la mutazione della vocale, e l’adozione della nave nello stemma sarebbero avvenute poi nel medioevo, in omaggio alla partecipazione degli abitanti alle crociate in Terra santa.Altre fonti ritengono, invece, che il nome del paese derivi dal termine d’origine longobarda «nava» («conca» o «affossamento»), in riferimento alla conformazione dell’altopiano di Navelli. (fonte)
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Economia
La produzione più caratteristica di Navelli è quella dello Zafferano dell’Aquila. Lo zafferano venne introdotto in Italia dalla Spagna da parte di un monaco domenicano appartenente alla famiglia Santucci di Navelli.
Da vedere e conoscere
Chiese e altri edifici religiosi
- Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano
- Chiesa della Madonna del Rosario
- Chiesa cimiteriale del Suffragio
- Oratorio di San Nicola
- Oratorio della confraternita del Gonfalon
- Cappella di San Pasquale
- Cappella di San Gennaro e Rosario
- Santa Maria in Cerulis
- Altre chiese di campagna
- Madonna del Campo
- Chiesa crollare S. Eugenia e S. Pelino
- chiese campestri di Santa Maria delle Grazie e Madonna del Campo
Palazzi antichi – castelli
- Palazzo Santucci
- Palazzo Francesconi già Cappa già Mancini
- Palazzo Piccioli già Marchi già Mancini
- Palazzo de Roccis
- Villa Santucci
- Palazzo Onofri
- Villa Francesconi
- Palazzi crollati
Luoghi storici – archeologici
- Necropoli di Navelli, II-I secolo a.C., presso l’area cimiteriale di Santa Maria in Cerulis
Feste ed attività culturali
- Sagra dei Ceci e dello Zafferano