Il paese conserva l’aspetto di un piccolo borgo medievale dominato dal castello ducale.
Trend popolazione dal 1861
Elaborazioni su dati ISTAT delle statistiche demografiche di Crecchio.
Andamento demografico | Piramide delle età | Censimenti popolazione |
Età scolastica | Struttura popolazione | Cittadini stranieri |
Altri dati
Popolazione: 2 606
Altitudine s.l.m.: m. 209
Densità per Kmq: 135,52
Superficie: 19,23 Kmq
Codice Istat: 069027
Classificazione rischi sismici: 2
Abitanti: crecchiesi
Storico elezioni comunali
Cenni storici
Santo Patrono: Sant’Elisabetta
Festa patronale: 28 agosto
Il santuario è di antica fondazione, probabilmente molto anteriore alla preziosa statua quattrocentesca che conserva, ma l’edificio, danneggiato pesantemente nella seconda guerra mondiale (cfr Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile, Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo, Volume I, pag. 127)
Etimologia del nome: Il toponimo “Crecchio” deriva dal termine OK(R)IKAM, che appare su una lapide italica del VI secolo a.C. rinvenuta in località S.Maria Cardetola, il cui calco è conservato nelle sale del Museo archeologico. (fonte)
Frazioni
Casino Vezzani, Casone, San Polo, Santa Maria Cardetola, Vassarella, Via Piana, Villa Baccile, Villa Consalvi, Villa Formicone, Villa Marcone, Villa Mascitti, Villa Mucchiarelli, Villa Selciaroli, Villa Tucci
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Castello ducale
Il castello di Crecchio presenta una struttura quadrata con quattro torri angolari. Non si conosce con precisione la data di costruzione di questo castello, ma sicuramente ha subito attraverso i secoli numerosi rimaneggiamenti.
La parte più antica è costituita dalla torre di nord-est, più grande delle altre che rappresenta una tipica torre normanna del XII secolo.
Nel 1279, Crecchio e il suo castello risultavano sotto la giurisdizione di Guglielmo Morello, che vi risiedeva ed era signore di Arielli.
Negli anni tra il 1300-1400 subì numerosi saccheggi e devastazioni.
Oltre la torre normanna, le altre parti del castello furono costruite a partire dal XV secolo.
Nel 1789 i De Riseis trasformarono il castello da struttura difensiva a residenza facendo coprite a tetto il camminamento merlato del secondo piano.
La torre di sud-ovest, in stile gotico, fu restaurata nel 1904 dopo il terremoto del 1881.
Il 9 settembre 1943 in questo castello fecero tappa il re Vittorio Emanuele II, la regina e il principe Umberto in fuga da Roma.
Nel periodo che va dal dicembre 1943 al giugno 1944, il castello venne pesantemente bombardato.
Solo negli anni settanta, ad opera della soprintendenza dell’Aquila, il castello fu restaurato nelle forme attuali ed oggi ospita il Museo Archeologico dell’Abruzzo Bizantino e Altomedioevale. (fonte)
Il castello è visitabile nel periodo estivo (15giugno/15 settembre) tutti i giorni con orario 10,00/12,00-16,00/20,00. Negli altri periodi, il sabato e la domenica con orario 10,00/12,00-16,00/19,00 – Tutti i giorni su prenotazione telefonando al numero 0871/941392 o al numero 3389941538. L’ingresso è gratuito.
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