Il comune è adagiato alle pendici del monte Tino, situato in posizione dominante sulla piana del Fucino.

Trend popolazione dal 1861

Elaborazioni su dati ISTAT delle statistiche demografiche di Celano.
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Altri dati
Popolazione: 10 276
Altitudine s.l.m.: m. 800
Densità per Kmq: 124,11
Superficie: 82,8 Kmq
Codice Istat: 066032
Classificazione rischi sismici: 1
Abitanti: celanesi
Storico elezioni comunali
Cenni storici
Santo Patrono: Santi Simplicio, Costanzo e Vittoriano
Festa patronale: 26 agosto
Le reliquie dei Santi Martiri, composte in tre busti di argento dorato, nei quali le ripose il 19 agosto 1737, Giuseppe Baronio vescovo dei Marsi (cfr Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile, Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo, Volume II – I Martiri, pag. 297)
Etimologia del nome: Al nome di Celano, invece, sono legate diverse altre ipotesi etimologiche: secondo alcuni studiosi deriverebbe da “Vicus Caelanum”; secondo altri da “Caela”, “Cele” o “Coele”, nomi trasformatisi in “Celanum”, “Coelanum” quindi “Caelum” o “Caelanum” (fonte)
Frazioni
Borgo Ottomila, Borgo Strada 14
Link del comune
Economia
Turismo, agricoltura, artigianato
Da vedere e conoscere
cfr sito turistico
Chiese e altri edifici religiosi
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Castello Piccolomini
Il castello “Piccolomini” ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo che hanno alterato la sua natura originaria.
Inizialmente nacque come costruzione militare e difensiva per presidiare le forze feudali da quelle imperiali facenti capo all’imperatore Federico II di Hoenstaufen che, nel 1223, assediò la fortezza di Celano e distrusse il borgo disperdendone la popolazione (in seguito si riformò il nuovo nucleo abitativo protetto da una cinta muraria ed una nuova rocca)
Il fascino del Castello di Celano consiste nella fusione di forti elementi medievali e rinascimentali. Le mura di cinta della struttura sono interrotte da cinque torri rotonde ed undici a scudo, mentre un ponte levatoio permette di attraversare un fossato fino ad accedere all’ingresso principale. Il Castello di Celano si presenta a pianta rettangolare con quattro torri quadrate agli angoli arricchite da una merlatura in stile ghibellino. Al centro del cortile interno è ancora visibile un antico pozzo-cisterna.
Dopo i Piccolomini il castello passò nelle mani di diverse famiglie nobiliari fino al 1938, quando venne espropriato dallo Stato per pubblica utilità e dichiarato Monumento Nazionale. Nel 1915 un terribile terremoto distrusse gran parte del castello, ma straordinari interventi di restauro gli riconsegnarono il suo originale splendore. (fonte)
Il monumento è sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica e della Collezione Torlonia di Antichità del Fucino.

ORARIO VISITE: Dal mercoledì alla domenica dalle ore 09:00 alle ore 19:30
Tel. e fax 0863-792922
Link di approfondimento
Palazzi antichi
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Luoghi storici – archeologici
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Parchi e/o riserve naturali
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Feste ed attività culturali
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Altre info
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