Notizie su Barete

Piccolo comune di montagna dista circa 13 km dal capoluogo.

Barete - stemma

Trend popolazione dal 1861

mappa popolazione

Elaborazioni su dati ISTAT delle statistiche demografiche di Barete.

i grafico andamento popolazione bareteAndamento demografico i grafico eta stato civile baretePiramide delle età i grafico censimenti popolazione bareteCensimenti popolazione
i grafico eta scolastica bareteEtà scolastica i grafico struttura popolazione bareteStruttura popolazione i grafico tasso stranieri bareteCittadini stranieri

Altri dati

Codice Istat: 066008
Classificazione rischi sismici: 1

Popolazione: 618
Densità per Kmq: 25,13
Abitanti: baretani


Altitudine s.l.m.: m. 800
Superficie: 24,59 Kmq

Storico elezioni comunali

Cenni storici

Santo Patrono: San Vito
Festa patronale: 15 giugno
La presenza di Sant’Equizio (sec. V) e l’appartenenza all’abbazia di Farfa, probabilmente hanno favorito l’importazione del culto di San Vito e la fondazione della relativa chiesa, all’interno del primitivo castrum.  (cfr Maria Concetta Nicolai, Un Santo per ogni campanile, Il culto dei Santi Patroni in Abruzzo, Volume IV, pag. 345)

Etimologia del nome: La località, anticamente nota come Lavaretum, era luogo di villeggiatura degli abitanti della città sabina di Amiternum per la presenza di alcune sorgenti termali (fonte)

Altre notizie storiche.

Frazioni

Basanello, Colli, San Sabino, Sant’Eusanio, Tarignano, Teora

Link del comune

Economia

Turismo, agricoltura, artigianato

Da vedere e conoscere

Chiese e altri edifici religiosi

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Palazzi antichi

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La rocca

L’abitato di Barete si trova ai piedi di un largo crinale, compreso per buona parte all’interno dei confini di Pizzoli, dove è chiamato curucùzza, e che rappresenta una continuazione di Monte Marine. La porzione pertinente a Barete culmina con un cocuzzolo (1402 m) noto come castégliu, per via del carattere svettante dell’asperità, che pare dal basso essere tipica sede di un ‘castello’. Invece, una vera fortificazione esisteva a quota 1206 m, nella località ancora oggi ricordata col nome ròcca, dove si vedono dei ruderi costituiti da un corpo quadrato e da resti di una torre presumibilmente cilindrica.

I ruderi della rocca di Barete possono essere raggiunti dal paese imboccando, dalla “Via della Rocca”, la mulattiera che si dirige in un vallone (sentiero CAI n° 20), per poi deviare subito a destra su un sentiero di rimboschimento che taglia i ripidi pendii delle làme. Questi, prima del rimboschimento dovevano essere soggetti a frana, come ancora oggi si intuisce osservando la condizione del suolo al di sotto del manto della pineta. Lo testimonia anche il toponimo, che riflette l’appellativo di origine prelatina lama, diffuso in tutto l’Appennino Centrale ad indicare la ‘frana’.

Il crinale dove si trova la rocca è anche detto del pagaróne, e così è indicato sulla cartografia IGM, che riporta il Pagarone. Si tratta di un riflesso del latino pagus, pago, usato probabilmente nella sua accezione originaria, che è ‘segno di confine, confine’, piuttosto che in quella successiva di ‘insediamento di campagna, distretto rurale’. Una designazione analoga, va ricordato, si trova nella vicina Pizzoli, dove anche indica un ripido crinale che si innalza a monte di un abitato. … Prima dell’epoca normanna (sec. XII), l’abitato di Barete viene incastellato, munendolo di una rocca su un cocuzzolo che domina le sottostanti ville. Questo castrum concorre alla fondazione della città dell’Aquila, edificando la chiesa di San Paolo, che porta lo stesso titolo di quella che si trova poco fuori del paese, lungo il fiume. Questa chiesa venne edificata nel sec. XI, e rivestì grande importanza come chiesa pievale. (fonte)

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Barete (anticamente Lavaretum) è stato uno dei tanti castelli che contribuirono alla fondazione della città dell’Aquila. Probabilmente la Rocca ed il Castello, possono risalire ai secoli poco prima della nascita della città, se non addirittura alla storia romana e preromana. Nel XIII secolo agli abitanti di Barete fu assegnata l’area all’interno della nuova città, corrispondente alla parte Ovest e più precisamente ad una delle porte di accesso più importanti nelle mura cittadine, se non l’ingresso principale per chi veniva da Amiternum o da Roma. (fonte)

Questa porta (Porta Barete o Porta di Lavareto) è stata recentemente oggetto di scavi che hanno restituito l’impianto originario di tale strategico ingresso. (fonte)

Luoghi storici – archeologici

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Parchi e/o riserve naturali

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Feste ed attività culturali

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Altre info

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Mappa

Immagini

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