L’Abruzzo nella Divina Commedia

L’Abruzzo nella Divina Commedia

Il 25 marzo è la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Consiglio dei Ministri. L’edizione del 2021 è quella più significativa perché avviene del settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.

Oggi 25 marzo 2021 sono in pieno svolgimento le manifestazioni previste per il Dantedì, che culmineranno nella diretta serale Rai dal Quirinale dove Roberto Benigni reciterà il XXV canto del Paradiso.

A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri si continua a raccontare in modo innovativo la storia della sua vita e della sua avventura conoscitiva. Anzi, in piena pandemia, con un sistema politico, economico e sociale in affanno, ci si aggrappa ancora di più alla sua figura politica, letteraria e linguistica, solida ed emblematica, stabile e resistente, che si staglia come una icona di pietra agli albori del trecento fiorentino a fondamento indiscusso della letteratura italiana. Se ci fosse un Monte Rushmore italiano sicuramente vedrebbe scolpito il suo volto, magari insieme a quello di Galilei e Leonardo. E si discute anche su tutte le sue influenze nelle vicende culturali italiane dal Medioevo a oggi, come una presenza attiva o un profeta.

Quando i punti di riferimento vacillano ci si aggrappa a ciò che si ritiene più granitico e al di sopra delle parti. Si celebra a volte con un sano spirito di riattualizzare e rivitalizzare; altre volte con un pizzico di retorica e di luoghi comuni; altre volte, nell’epoca social, con ridondanza e hashtag di moda.

Abruzzo e Dante

Non risulta che Dante sia mai stato in Abruzzo, ma nella Divina Commedia ci sono alcuni riferimenti indiretti all’Abruzzo.

Cominciamo dalla citazione più nota, nel verso 60 del III Canto dell’Inferno

“l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto”,

che probabilmente allude alla figura di Celestino V e alla sua rinuncia al soglio pontificio avvenuta appena qualche mese dopo l’incoronazione. Su questo episodio gli storici nutrono dei dubbi.

Nel VI del Purgatorio, il Sommo fa dire a Sordello Da Goito, signore dei feudi di Civitaquana, Monteodorisio, Paglieta e Palena:

“Ahi Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta”.

Sordello da Goito fu uno dei più importanti poeti trovatori italiani. Personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio, la data della sua nascita è incerta, sembrerebbe agli inizi del XIII secolo, presumibilmente a Corte Sereno da una famiglia di piccola nobiltà, essendo il padre miles presso il Castello di Goito (Mantova). La vita di Sordello è stata assai movimentata, fu anche giullare nelle più note corti d’Europa. Da Carlo I d’Angiò, quando fece ritorno in Italia nel 1269, ricevette in dono alcuni feudi in Abruzzo: Civitaquana, Monteodorisio, Paglieta e Palena. Sembra che la sua morte sia avvenuta proprio in Abruzzo. A Sordello da Gioito è stato intitolato l’auditorium di Monteodorisio.

e là da Tagliacozzo, dove sanz’arme vinse il vecchio Alardo; (Inferno, XXVIII 17-18)

La cittadina abruzzese di Tagliacozzo è menzionata nel XXVIII Canto dell’Inferno in riferimento a “il modo della nona bolgia sozzo” con la data della battaglia di Tagliacozzo, del 23 agosto 1268, tra Carlo d’Angiò e Corradino di Svevia, che Dante considera vinta dall’abilità del cavaliere Alardo di Valéry, che riuscì a ribaltare l’esito dello scontro. 

e quel corno d’Ausonia che s’imborga / di Bari e di Gaeta e di Catona, / da ove Tronto e Verde in mare sgorga. (Paradiso, VIII 63)

Dante fa anche riferimento al fiume Tronto, uno dei fiumi principali del versante Adriatico dell’Italia Centrale e al fiume Liri-Garigliano (chiamato Verde) del versante tirrenico, i due fiumi segnavano i confini del regno di Napoli.

Iniziative Dantedì

Molte sono le iniziative l’Abruzzo celebra il Sommo Poeta. Gli eventi più importanti si svolgono a L’Aquila e a Pescara. A L’Aquila il MuNDA per l’occasione pubblica sulla propria pagina facebook le opere d’arte legate alla figura di Celestino V e l’Istituto Cinematografico La Lanterna Magica propone l’iniziativa Vassene ‘l tempo e l’uom non se n’avvede: 700 anni di Dante, con la visione del documentario di Rai Cultura “Alighieri Durante, detto Dante” di Graziano Conversano (https://www.youtube.com/watch?v=z5UwPVEdfyQ). A Pescara Vita Nova (2021). Dalla letteratura alle arti perfomative contemporanee, dell’Accademia Italia-Cultura e Società.
Un elenco completo degli eventi abruzzesi si trova sulla pagina dei Beni Culturali e sul sito di abruzzoturismo.it.

Quest’anno, nell’ambito delle iniziative per i settecento anni dalla scomparsa del Sommo Poeta, Poste Italiane ha realizzato una cartolina filatelica che a Pescara sarà disponibile da giovedì 25 marzo negli uffici postali di Pescara Centro (corso Vittorio Emanuele), Pescara 4 (via Cavour) e Pescara 9 (viale De Amicis). In provincia, la cartolina sarà disponibile a Penne.

Abruzzo e Dante

Tra le altre iniziative per celebrare l’importante anniversario, Poste Italiane ha selezionato 70 Piccoli Comuni – tra quanti avevano richiesto un sostegno – che a diverso titolo sono collegati alle vicende artistiche e alla vita di Dante Alighieri. In particolare, in Abruzzo l’Azienda ha sostenuto i progetti dei comuni di Monteodorisio (il contributo servirà a restaurare una parte del castello, nel 1269 proprietà di Sordello da Goito) e Civitella Messer Raimondo (ristrutturazione della scuola dell’infanzia e del corso principale intitolati a Dante).

Divina Commedia

Le iniziative sostenute dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presieduto da Carlo Ossola, sono oltre cento: dalla esposizione della serie integrale delle illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Scaramuzza al Complesso della Pilotta a Parma, Capitale della Cultura italiana 2021, alla mostra sull’immaginario dantesco nell’opera di artisti antichi e moderni ai Musei di San Domenico a Forlì, dalla esposizione sull’Inferno alle Scuderie del Quirinale curata da Jean Claire al mito di Verona tra Dante e Shakespeare allo scaligero Palazzo della Ragione, dalle molteplici mostre a Firenze a quelle di Ravenna e una esposizione al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai.

«Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri – dichiara il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante. Tutti e tre hanno avuto e continuano ad avere una enorme influenza sul pensiero contemporaneo, ma Dante è senza dubbio il più universale e trasversale, capace come è di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera, come testimoniano le diverse iniziative scelte dal Comitato tra le centinaia di proposte pervenute. Importante l’impegno della RAI, con un Dantedì straordinario, e delle tre città di Firenze, Ravenna e Verona, che hanno dato vita a un programma di manifestazioni di assoluto rilievo».

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