“La strada percorre il ripido fianco del monte su un letto ricavato dalla roccia; i dirupi sul lato opposto, coronato dal piccolo borgo di Castrovalva (così chiamato perché apparteneva alla diocesi di Valva), sono anche più scoscesi, e giù in fondo alla gola rumoreggia tumultuoso il torrente (…).” (Thomas Ashby. Viaggi in Abruzzo (1901-1923), pp. 48-49). (pagina facebook)
L’autore coglie il Sagittario in tutta la sua energia […], mentre scorre sinuoso e movimentato nel proprio alveo, scavato entro i detriti scivolati giù dai fianchi delle montagne e intorno poca vegetazione sparsa. In alto su un costone roccioso s’intravede il piccolo paese di Castrovalva (a 820 m s.l.m.) e poco sotto l’infilata di case, lungo il pendìo, si nota la stretta e ripidissima mulattiera, all’epoca unico collegamento con la carrozzabile. Zigzagando superava un dislivello notevolissimo (circa 150 m) e tanto pauroso che qualcuno, ai tempi di Ashby, definì “sentiero da capre che fa tremar le vene”. Le cose cambiarono negli anni ’20 quando, finalmente, durante la realizzazione della centrale idroelettrica, fu aperta l’attuale strada rotabile di collegamento e il paesino divenne più accessibile. (fonte)
Castrovalva è l’unica frazione di Anversa degli Abruzzi. Il borgo fortificato di Castrovalva ha le caratteristiche di un insediamento su di un crinale: dominava l’alta valle del Sagittario e controllava uno degli accessi della Valle Peligna. E’ situata su uno sperone roccioso che si erge dalla cresta di Sant’Angelo, a 820 metri sul livello del mare e conta soli 12 abitanti.
La prima citazione di tale posto risale al 1079, chiamato allora “Castro di Valva”, formato da cinque ville e con a capo la nobile famiglia dei Di Sangro. Nel corso degli anni poi si sono susseguiti tanti baroni e famiglie nobili fino al 1817 quando, Ferdinando I delle due Sicilie, unì tutto sotto il nome di Castrovalva.
Si tratta di una località veramente suggestiva che vale la pena visitare.
Una foto che bel evidenzia la posizione spettacolare e wild di Castrovalva è questa di Giovanni Iaboni.
Nella foto di copertina si evidenzia il profilo sulla collina a sperone e l’ultima parte della strada di accesso che esce dalla galleria trasversale e sale dal lato sud.
A fianco una foto 1 d’epoca, eccezionale, che si trova sulla pagina facebook ashbyabruzzo e da una esatta idea di come era la strada di passaggio lungo le gole del Sagittario e anche della posizione di Castrovalva, allora molto difficile da raggiungere.
La foto n. 2 rappresenta una veduta aerea di Castrovalva dal lato nord e si intravede in basso a sinistra l’accesso alla galleria trasversale che poi prosegue sull’altro lato del crinale, strada ancora oggi non proprio agevole.
La foto n. 3 raffigura il lato nord-est del borgo come si vede da un tornante della strada di accesso.
Altre foto e una contestualizzazione storica si trovano su vincenzobattista.it.
È dell’incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher una litografia raffigurante il borgo, datata 1929, esposta al Museum of Arts di Washington. Vi appaiono in primo piano il borgo stesso, in basso Anversa degli Abruzzi e in lontananza Cocullo. All’artista olandese è intitolato l’ultimo tornante prima dell’ingresso nel paese, noto appunto come Girone Escher. Ecco cosa ha scritto nel suo diario: “Ho trascorso quasi un giorno intero seduto a disegnare a lato di una stretta strada di montagna. Sopra di me c’era la scuola e mi divertivo a sentire le chiare voci dei bambini mentre cantavano le loro canzoni”. Una rappresentazione ingrandita dell’0pera si trova qui.
Le chiese
- Chiesa della Madonna delle Grazie – ha un aspetto rinascimentale, con facciata semplice, in cui unico elemento decorativo è il portale con cornice modanata in tardo stile romanico, al centro dell’architrave, sostenuto da mensole a volute, due angioletti reggono uno scudo a forma di muso di cavallo, con giglio, stemma della famiglia Belprato
- Chiesa di Santa Maria ad Nives – sorge nella piazza principale di Castrovalva. Risalirebbe al Medioevo, ma fu ricostruita nel XVI secolo; la facciata ha coronamento curvilineo barocco, doppiamente inflesso, al centro il portale liscio architravato è coronato da un affresco rinascimentale della Madonna col Bambino entro cornice trapezoidale, dai fianchi concavi e profilo superiore convesso, sormontato da una modanatura. Alle pareti laterali sono addossati altari in stucco, nella navata destra è presente una tela del Settecento opera ex voto, ridipinta nel 1924 da Alfredo Gentile, con Apparizione della Madonna dell’Incoronata di Foggia ad un pastore. Tale devozione è legata al fenomeno abruzzese della transumanza.
- Chiesetta di San Michele – sorge appena fuori Castrovalva, dedicata al patrono, presso Monte Sant’Angelo. La costruzione attuale è sovrapposta a quella originale del XII secolo, nota come Sancti Angeli in Castro. Le uniche tracce medievali sono visibili nell’ossario della cripta, prima del restauro corposo del XVI-XVII secolo.